Credito d’imposta del 20%, con un tetto massimo di 4 milioni di euro, le “attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale
Obiettivi
Stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti e
garantire la competitività futura delle imprese.
Soggetti Beneficiari
Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi
e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione
aziendale e dal settore economico in cui operano.
Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul
territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o
commissionano attività di Ricerca e Sviluppo.
Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul
territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da
parte di imprese residenti all’estero.
Progetti Ammessi a contributo
Credito d’imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto
fino a un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario. Il credito
d’imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdite, a copertura di un ampio
insieme di imposte e contributi.
Non si considerano attività di R&S: le modifiche ordinarie o periodiche apportate a
prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre
operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.
Modalità di presentazione delle domande
La domanda viene redatta automaticamente in fase di elaborazione del bilancio,
indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, nel quadro RU del
modello Unico. Sussiste l’obbligo di documentazione contabile certificata.
Spese Ammissibili
La misura è applicabile per le spese in Ricerca e Sviluppo che saranno sostenute nel
periodo 2017-2020.
Sono agevolabili tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale
e sviluppo sperimentale: costi per personale altamente qualificato e tecnico,
contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start up e PMI innovative,
quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze
tecniche e privative industriali
L’impresa deve predisporre, oltre alla documentazione obbligatoria concernente
l’effettività, la pertinenza e la congruità dei costi, anche un’apposita
documentazione concernente l’ammissibilità delle attività di ricerca e sviluppo
svolte, dalla quale risultino:
– gli elementi di novità che il progetto intende perseguire,
– gli ostacoli di tipo tecnico e scientifico al cui superamento sono legati i lavori svolti,
– l’avanzamento di tali lavori nell’ambito dei periodi d’imposta agevolabili
– gli elementi nei quali si specificano tali miglioramenti (per innovazioni che si
sostanzino in significativi miglioramenti di prodotti già esistenti sul mercato di
riferimento)