S.O.S. Piccoli Borghi Storici? 188 mln di euro per progetti di rigenerazione socio-culturale

S.O.S. Piccoli Borghi Storici? 188 mln di euro per progetti di rigenerazione socio-culturale

L’avviso del Ministero della Cultura offre un’opportunità unica per le imprese interessate a contribuire alla rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici, come previsto dal PNRR. L’obiettivo è quello di creare luoghi attrattivi per le nuove generazioni e promuovere la creazione di nuovi posti di lavoro. Il bando mira a sostenere iniziative imprenditoriali che rispondano ai fabbisogni territoriali specifici ed è gestito da Invitalia. Sono finanziabili progetti fino a 150.000 euro: s’includono sia le spese di investimento che il capitale circolante e tali progetti saranno realizzati in 18 mesi (entro e non oltre il 31 dicembre 2025). La misura si rivolge principalmente alle micro, piccole e medie imprese che presentano iniziative imprenditoriali in forma singola o in aggregazione: possono partecipare imprese già costituite, o che intendono costituirsi in forma societaria o individuale, comprese le ditte singole e le società cooperative, nonché organizzazioni non profit e Enti del Terzo Settore.

Per essere ammessi, i soggetti partecipanti devono attenersi a diversi requisiti, tra cui:

  • avere una o più unità locali nei comuni/borghi storici assegnatari delle risorse per i Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale;
  • essere conformi alle disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;
  • essere in regola con i contributi previdenziali e assistenziali;
  • avere titolo a ricevere aiuti “de minimis”, secondo le disposizioni del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione;
  • non aver ricevuto o rimborsato aiuti illegali o incompatibili, secondo le direttive della Commissione europea;
  • nel caso di organizzazioni non profit e Enti del Terzo Settore, essere iscritti o in corso di iscrizione al Registro nazionale unico del Terzo Settore o ai registri equivalenti.

Restano escluse le imprese riconducibili alla produzione primaria di prodotti agricoli e i soggetti e enti del terzo settore che hanno già beneficiato di altri aiuti locali; insieme a qualsiasi altra attività legata all’uso di combustibili fossili e che non rispetti le tutele ambientali vigenti. L’obiettivo è, infatti, promuovere iniziative che non danneggino l’ambiente nel lungo termine.

Le risorse messe a disposizione ammontano appunto a 188 milioni di euro, con il 40% riservato alle Regioni del mezzogiorno. Il contributo a fondo perduto può raggiungere il 100% per le imprese da costituirsi, che abbiano una componente giovanile e femminile significativa. Questo finanziamento rappresenta una grande opportunità per le imprese interessate a contribuire alla rigenerazione dei piccoli borghi storici, promuovendo la creazione di nuovi servizi e posti di lavoro di qualità.

L’iniziativa imprenditoriale proposta potrebbe avere un impatto duraturo sul tessuto economico locali, fornendo luoghi attraenti per le nuove generazioni.

Per maggiori info, scarica la scheda del bando, oppure contatta il nostro team per una consulenza personalizzata. info@networkgtc.it

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