Ed eccoci di nuovo in…trincea. Dopo la pausa agostana torniamo ad informare ed informarci.
Settembre è tempo di bilanci. Così giungono i primi dati sull’occupazione. E fanno riflettere perché dipingono un quadro non proprio così entusiasmante come lo erano le previsioni. La ripresa rallenta, soprattutto perché, a ben guardare, a crescere sono stati i lavori stagionali ed a termine. Molti autonomi, invece, hanno dovuto arrendersi e “chiudere bottega”. In compenso pare essere terminata l’emorragia di occupazione femminile. Ora, però, dopo la frenata bisognerà innestare la marcia per risalire la china. Riusciranno le italiane a colmare un gap secolare? Forse i fondi in arrivo grazie al recovery fund, potrebbero, se ben distribuiti creare nuove occasioni lavorative.
Tra le novità le assunzioni per i professionisti che dovranno facilitare la pubblica amministrazione nella “concretizzazione” degli investimenti. Insomma i “cervelli” che renderanno operativi i progetti. Assunzioni anche queste, purtroppo, a termine. Il precariato, insomma, sembra diventato la norma. Oggi se lavori sei fortunato. Domani chissà. E, per passare ad un altro argomento che ci sta particolarmente a cuore, se addirittura riesci a lavorare senza incidenti che ti potrebbero pure costare la vita…sei stato proprio baciato dalla Dea Fortuna. Assurdo ammetterlo eppure in questo primo semestre la media delle morti bianche continua ad essere di tre al giorno. Sicurezza, o meglio mancanza di sicurezza sul lavoro, in primo piano. Che si sta facendo? Lo leggerete sfogliando questo numero.
Basta con le anticipazioni e… Buona Lettura
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