C’è chi ha progettato le vacanze e chi, invece, ha trovato un’amara sorpresa. Non nella cassetta della posta, ma nella mail, o addirittura su whatsapp. Adeguandosi ai tempi i licenziamenti giungono ormai così. Senza preavviso, senza avere il tempo di considerare con trepidazione se aprire o meno quella lettera raccomandata che ti giunge dall’azienda. Eravamo abituati a gestirci la suspence, a prepararci psicologicamente prima di vedere, scritto neo su bianco, naufragare tutta la nostra vita, i sogni, il futuro di famiglia e figli. Ma la digitalizzazione è anche questo. Il licenziamento arriva così. Peggio di una fucilata in pieno volto. Non ti dà né tempo di “ingoiare il rospo” né di metabolizzare. Puoi forse far finta che l’allegato ti spaventa perché potrebbe essere un virus…Ma spesso il testo non è neppure in allegato bensì nel corpo della mail. Oppure, dicevamo, ti lampeggia nelle notifiche di whatsapp. Non c’è scampo.
Quello che sta accadendo, nonostante l’ottimismo ostentato poco prima che fosse eliminato il blocco dei licenziamenti, è aderente purtroppo alle più pessimistiche previsioni. Ed il timore che sia solo l’inizio serpeggia persino nel governo dei migliori. Le multinazionali fuggono e lasciano macerie sul campo. Riusciranno Draghi, Orlando, Todde a fermarle? E i sindacati? Di certo non staranno a guardare: lo avevano previsto. Dal canto nostro seguiremo con attenzione l’evoluzione di quella che in apertura abbiamo definito una “guerra”.
Ma qualche buona notizia c’è. Sul fronte delle risorse in arrivo e dei progetti si sta lavorando per non lasciare indietro né il Mezzogiorno né le amministrazioni locali.
Del resto proprio dal vituperato meridione nascono idee brillanti, come un’annunciata rivoluzione nel trasporto pubblico addirittura europeo. Spiragli interessanti ci sono poi per la formazione universitaria e per i nostri giovani.
Il green pass è ormai operativo. Limitazione alla libertà o salvezza? Per il momento ne spieghiamo solo il funzionamento. A voi il giudizio. E tanti altri spunti di riflessione in questo numero della nostra rivista.
Insomma, come al solito, buona lettura